Orgoglio, delitti e pregiudizio – Recensione e opinioni personali

Ciao a tutti! Sono Greta, e oggi vi scriverò di un libro che vi farà fare un salto indietro nel tempo!

Ma non andiamo di fretta…

Appena ho visto questo libro mi si sono illuminati gli occhi! Già solo per il titolo: Orgoglio, delitti e pregiudizio.

Devo ammettere che i libri gialli sono i miei preferiti (insieme a quelli fantasy) e la mia epoca storica preferita è quella del 1700-1800, il periodo regency per eccellenza…

Quindi, unire questi due temi e aggiungerci come protagonista Jane Austen, insomma, è veramente un’idea geniale!

Trama

È il 1795, e nelle campagne dell’Hampshire una giovane donna, invitata a un ballo alquanto sontuoso, è molto felice di poter passare del tempo con il bello (e ricco) Tom Lefroy, uno dei giovani più influenti da quelle parti.

Ma quella ragazza si chiama Jane Austen, e un ballo così l’annoia parecchio. Un giorno, da serate come questa, ricaverà i suoi più grandi capolavori, ma per ora a tenerla occupata c’è un avvenimento molto diverso: a un certo punto della serata, qualcuno, aprendo un armadio, si è trovato davanti niente di meno che un cadavere.

Il cadavere in questione è di una giovane modista molto nota principalmente in città.

Come se tutto questo non bastasse a sconvolgere Jane, Georgy, il suo amato fratello, viene accusato dell’omicidio, perché in possesso di alcuni gioielli appartenenti alla defunta.

Jane però è assolutamente certa della sua innocenza.

E così non le resta che mettersi a indagare.

Descrizione generale del libro

Esatto, avete capito bene, la nostra protagonista è proprio lei: Jane Austen.

Eppure, il genere di questo libro è totalmente diverso da quello dei racconti della Austen: qui i temi principali sono le investigazioni e l’omicidio (certo, in una delle epoche più romantiche di sempre, ma si parla pur sempre di un assassinio in piena regola), uniti alla descrizione dei luoghi, delle abitudini, degli arredi, della mentalità, del 1800.

Racconta non solo dell’effettivo omicidio, ma anche della vita di Jane Austen, delle persone più importanti per lei, della sua casa, e della sua personalità fuori dalle righe, il tutto descritto in modo semplice e diretto.

Infatti, non è un libro colmo di descrizioni, certo, ci sono, ma spesso è proprio qualcosa di minimo giusto per farci capire il contesto.

L’epoca, come avrete potuto intuire (non che io lo abbia ripetuto giusto una decina di volte), è il 1700-1800, mentre il luogo in cui è ambientato è l’Inghilterra, in particolare nell’Hampshire.

Leggeremo anche di coloro che hanno fatto parte della vita di questa straordinaria scrittrice: dai fratelli, ai genitori, alle amiche, alla cugina, dei loro modi di fare, di come lei li vedeva e dei sentimenti che provava nei loro confronti.

Il linguaggio, come vi ho accennato prima, è semplice. Sì, è vero, a volte ci sono delle parole o dei termini che si usavano all’epoca, però nulla di troppo complicato da capire ecco.

Inoltre, in questo libro, è descritta la vita di tutti. Mi spiego meglio: non ci viene raccontata solo la vita condotta dalla nobiltà o dalle classi sociali più elevate, ma a anche quella dei contadini, dei garzoni, di coloro che abitano nel caos della città, e non nelle verdi e silenziose campagne inglesi.

Capiremo il modo in cui venivano affrontate alcune malattie, anche mentali, non solo fisiche. Come venivano considerate dalla famiglia, come la società le giudicava, come venivano affrontate, e come si cercava di risolverle.

Impressioni personali

Inutile dirvi che questo libro mi è piaciuto moltissimo.

Per tre motivi: il contesto, la protagonista e il genere.

E’ bello poter immedesimarsi nella scrittrice per eccellenza di grandi classici della letteratura (per esempio proprio di Orgoglio e Pregiudizio), conoscendo anche com’era la sua vita. Comprendere che non è mai stata una persona ordinaria o che accettava le regole imposte dalla società dell’epoca. Capire che portava avanti le sue idee e i suoi pensieri, senza farsi mettere sotto i piedi da nessuno. Vedere che, anche lì, qualcuno di ribelle c’era.

Certo, se proprio devo essere sincera, e se devo trovargli un difetto, direi che talvolta non capivo bene che genere di libro stessi leggendo. Alcuni capitoli tendevano ad accantonare molto le investigazioni che la protagonista compiva, concentrandosi su altri aspetti della sua vita. Comprendo però che ci sono persone a cui piace leggere libri dove i generi sono un po’ mischiati, questo perciò è un parere molto personale. Anche se, a mio avviso, sarebbe meglio concentrarsi su uno o due argomenti e approfondire quelli, senza spaziare troppo, giusto per non confondere il lettore.

A chi consiglio questo libro?

Io consiglio questo libro a tutti gli appassionati dell’epoca regency, del mistero, della scrittura, di Jane Austen, e per chi desidera fare un vero e proprio salto nel passato!

Sperando che il mio intervento vi sia stato utile, e che vi abbia magari fatto scoprire non una, ma ben due scrittrici, vi saluto.

Ci “vediamo” al prossimo articolo!

Citazioni

“Potrai accusarmi di basare i miei sospetti sull’antipatia che nutro nei confronti della nostra vicina, ma credo di avere occhio per le assassine.”

“E’ tutto sbagliato. Jane deve fermarli. Deve farlo. Ma come?”

“Infine, alla figlia di un pastore anglicano dell’Hampshire, che ha fatto una scelta di vita audace e, senza fare rumore, ha cambiato il mondo.”

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